Nell’ambito del progetto Leggermente, Orso Tosco presenta La controra del Barolo (Rizzoli, 2025) alla Libreria Gulliver.
Partecipa il Gruppo di lettura Sportidea Caleidos.

«Ha già un piano, commissario?»
«Certo.»
«E da dove iniziamo?»
«Dalle ostriche, Raviola. Una dozzina a testa e una bottiglia di Chablis, e vedrà che il resto sarà una semplice naturale conseguenza.»
“Un morto, commissario. Si sono rubati un morto.” Non c’è pace per Gualtiero Bova, che tutti chiamano il Pinguino e, come ogni pinguino che si rispetti, prova a godersi in tranquillità salvifiche nuotate solitarie nei fiumi del basso Piemonte, dopo che un trasferimento l’ha privato del suo mar Ligure. Una telefonata, il furto di un cadavere da un cimitero annunciato da un prete, ed ecco che quell’autunno che ha fretta di farsi inverno precipita in un abisso di orrore. E la Provincia Granda, profonda, in apparenza immobile, diventa il palcoscenico irreale in cui si muovono apostoli di antichi rituali, improbabili cacciatori di demoni, torturatori sui generis, killer implacabili. Il Pinguino, insieme alla fedele bassotta Gilda e a una stramba squadra di poliziotti, si ritrova per le mani un caso intricato che lo porterà a scontrarsi con una rete di pericolosi criminali, entrando in contatto con le parti più oscure e meschine dell’animo umano.

Orso Tosco, nato a Ospedaletti nel 1982, ha esordito nella narrativa nel 2018 con il romanzo Aspettando i naufraghi dedicata al padre da poco scomparso. Autore di poesie, saggi e romanzi, nel 2024 ha pubblicato il suo primo giallo, L’ultimo pinguino delle Langhe, con protagonista il commissario imperiese Gualtiero Bova, ottenendo il Premio Scerbanenco.